Chi sono

C’era una volta una donna, che un giorno s’imbatté in un libro che le cambiò la vita: “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estès. E subito pensò: ‘’Voglio essere come lei, voglio fare quello che fa lei. Cercare nelle storie la medicina per l’anima, ritrovare nelle antiche storie i passi per camminare la storia più importante: la mia’’.

C’era una volta un’attrice che un giorno incontrò una strana donna inglese, che era Storyteller e drammaterapeuta (e molte altre cose): Fay Prendergast. E con lei cominciò a lavorare le storie. Cominciò a raccontarle agli altri, a raccontarle in tutte le occasioni: dal palcoscenico ai boschi d’estate, dalla scuola alla strada,dal supermercato alla chiesa. E si accorse di qualcosa che sapeva già: raccontare non è semplicemente portare alla conoscenza, ma portare alla luce. Raccontare non è solo disegnare paesaggi immaginari, ma prendere per mano e accompagnare in viaggi veri. Che non solo i bambini hanno fame di storie: anche i grandi e i grandissimi (anche se a volte non sanno di averla).

Perché lavorare sulle storie? Perché le antiche storie chiamano:  hanno ancora molto da dirci e da darci. Perché nuove storie bussano alla porta per essere conosciute, e spesso hanno la stessa forma delle antiche. Perché tutte le storie condividono lo stesso scheletro elementare, rivestite da carne, pelle e vestiti differenti. Sotto ogni storia si nascondono informazioni essenziali per comprendere e vivere bene La Storia, la nostra. La vita.

Silvia Iannazzo

DICONO DI ME:

Grazie di cuore! sei capace di smuovere le anime … è un gran dono!  (Laura Giuntoli,  arteterapeuta ed educatrice)

Mi è piaciuta tantissimo la tua conduzione, la tua professionalità e l’ho percepita fin da subito, sensazione super confermata.  (Claudia Tucci, operatrice in Metamedicina)