Sulla Bellezza

Cosa dire sulla bellezza?

Ho sempre avuto paura di essere bella, Se ero bella qualcuno poteva impossessarsi del mio corpo senza amarmi.

Sono sempre vissuta con la sensazione che il mio corpo non era il mio vero corpo. Con l’idea che se dimagrivo diventavo la vera me stessa e sarei stata felice, e sarei stata amata. Forse perchè sapeva che non era così il mio corpo si rifiutava di dimagrire. Il corpo sa.

Il corpo è un’energia sottile, non solo una massa. Il corpo possiede una sua bellezza personale, che non ha niente a che fare con i modelli,  standard che ci propongono. Il corpo ha una sua grazia e una sua verità. E se ascoltassimo di più  la saggezza del corpo?

E più piace più si convince di essere bella e più diventa bella e più piace. Un circolo virtuoso semplice che si impara da bambine, sotto lo sguardo amorevole dei genitori, e rimane iscritto nel nostro corpo, nelle nostre movenze. Ma a volte qualcosa va storto, non sempre lo sguardo degli altri è così amoroso e il processo prende la direzione opposta. E viviamo il nostro essere belle o brutte  come se fosse  ormai stabile, definitivo. Ma niente lo è.

Dicono che ciò che conta è essere sè stessi. Ma sè stessi chi? Ci conosciamo bene? Conosciamo tutti i nostri sè stessi che siamo? Siamo belli e siamo brutti, tutti. C’è di solito una parte che è più sviluppata. Sviluppiamole entrambe.

Ricordo un episodio nei libri di Castaneda, dove c’era una giovane donna del suo gruppo, bellissima, una guerriera, che per poter essere libera di fare i suoi viaggi di ricerca senza essere molestata era in grado di diventare una vecchia bruttissima. Non era un semplice travestimento, lei impersonava questa vecchia e raggrinziva fino a diventare irriconoscibile.

Anche la dea Pelè, delle isole hawayii, si  manifesta come una vecchia barbona o come una giovane bellissima vestita di rosso.

Ma se il corpo non è solo massa, se la realtà è in mutamento, allora in maniera molto lenta, sottile soffice, possiamo convincere il nostro corpo a rivelare i suoi splendori, possiamo  lasciar uscire la nostra voce più profonda. Possiamo respirare l’alito di afrodite e rinascere anche noi dalla spuma del mare. Schiena dritta, occhi che brillano.

Con l’aiuto di uno strumento potente: il teatro.

Perchè il teatro? Perchè è una delle arti dello sguardo. Perchè il teatro lavora sul corpo e con il corpo. Perchè il teatro è la finzione assoluta che svela la verità.  Perchè lavoriamo da sempre col teatro per permettere alle persone di ritrovarsi, di scoprirsi. Di vivere quelle vite che nella vita “normale” non gli è permesso vivere. La sorpresa è che possiamo provarle qui, nello spazio protetto del teatro, come un bell’abito che se ci piace possiamo portare a casa e indossare nelle giuste occasioni. Perchè il teatro permette una connessione profonda con sè stessi e con gli altri. Perchè il teatro è il figlio nobile del gioco. Ci siamo formate da bambine giocando, perchè non farlo ancora se vogliamo cambiare qualche cosa?

E allora giochiamo ad essere belle, giochiamo col nostro corpo, giochiamo con i vestiti, con i trucchi, con la danza, con le situazioni, finchè la nostra bellezza personale e profonda sarà rassicurata e non avrà più paura di manifestarsi. La bellezza è una qualità del mondo, bisogna restituire al mondo la sua bellezza. Regaliamo al mondo tutta la bellezza delle donne. Ne ha tanto bisogno.

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